L’idea nasce dall’esperienza del Presidente del Gruppo Turino che trasferitosi dalla Campania nelle Marche ha sofferto e sta soffrendo la mancanza dei prodotti tipici della sua terra; pur operando da anni nel settore dell’alimentazione lamenta la difficoltà nel reperire le specialità tipiche del territorio realizzate da quegli artigiani che si tramandano e ripropongono le tradizioni locali.
Due sono gli obiettivi principali della NetAl:
1) Creare un collegamento tra la cultura della cucina Italiana ed i suoi connazionali all’estero, rivolgendosi a due categorie di potenziali consumatori: il cuoco e/o il ristoratore che propone, o vorrebbe proporre, la cultura enogastronomica Italiana nel posto dove ha realizzato il proprio ristorante, la famiglia Italiana residente all’estero che vorrebbe disporre dei prodotti e delle ricette che ha abbandonato nella sua regione in Italia.
Per raggiungere lo scopo la nostra organizzazione si propone di creare un contatto diretto giornaliero del nostro connazionale con la Scuola Alberghiera Regionale (possibilmente quella che aveva frequentato in gioventù) e con i suoi chef più prestigiosi, in modo tale che egli possa attingere a tutte le informazioni che desidera per quanto riguarda le novità sui piatti nazionali – ed in particolare regionali – con il supporto di testi e di filmati.
Disponibilità a recepire le richieste degli stessi e soddisfare i propri desideri relativamente al reperimento di una o più specialità sul territorio regionale o nazionale.
A tal fine ospiteremo anche dei gruppi di cuochi e ristoratori italiani operanti all’estero, organizzando visite guidate nelle Scuole Alberghiere – e relativi corsi di aggiornamento – e presso le aziende di produzione dislocate sul territorio regionale.
Stessa iniziativa, ma con modalità diverse, verrà intrapresa per il connazionale non professionista, per tutte quelle famiglie di Italiani residenti all’estero che nutrono il desiderio di rinverdire la loro cultura enogastronomica Italiana.
Viceversa organizzeremo anche degli incontri culturali presso i Paesi ospitanti i nostri concittadini, portando in tali Paesi delegazioni di cuochi e di produttori locali al fine di proporre a tutti gli Italiani all’estero, e non solo, i nostri piatti, le nostre ricette, i nostri prodotti tipici.
2) Valorizzare e riscoprire i prodotti tipici del territorio regionale che dopo decenni hanno mantenuto una diffusione ristretta e limitata esclusivamente al luogo di produzione, ricondurli ad una visibilità nazionale ed internazionale e con essi tutti gli artigiani e le piccole aziende che hanno portato avanti tali tradizioni.
I piccoli produttori, le piccole aziende – a volte aziende monoprodotto – non hanno la possibilità economica ed organizzativa di distribuire capillarmente la loro produzione né a livello nazionale, né tanto meno a livello internazionale. Coordinando e mettendo insieme tutti questi soggetti, ognuno di loro avrà la opportunità di essere conosciuto al di fuori dei confini del proprio territorio e far prendere in questo modo una consistenza alla propria azienda attualmente impensabile.
Con la nostra organizzazione e con la collaborazione degli enti preposti, ci proponiamo di coordinare le attività di cui sopra promuovendo e distribuendo i prodotti tipici regionali in tutto il mondo.